TERZIERE DI BORGO 
"Virtute ignea certabimus"
COLORI: giallo oro, blu e rosso
Scampanellata venerdì 9 giugno 2006
Cena della vittoria 10 giugno 2006
La storia del Terziere di Borgo inizia con gli esuli e i contadini che da Massa Veternensis, alla fine del secolo X o all'inizio XI, trovarono rifugio ai piedi dei dirupi di Monteregio, ponendosi sotto la protezione del Castellano.
Successivamente, pur continuando la coltivazione dei campi, a causa dell'aumentare del peso del feudo, l'opera dei suoi abitanti si volse verso le arti e i mestieri.
Furono aperte botteghe di artigiani e mestieranti, e la loro abilità crebbe al punto che le primitive casupole divennero case e palazzi turriti di cui rimangono ancora fulgidi esempi, creando le condizioni per la nascita e lo sviluppo delle libertà comunali.
Come esprime il suo motto "Virtute Ignea Certabimus", Borgo difese con grande valore le sorti della città e quando questa si ribellò a Siena per recuperare la perduta libertà, fu l'ultimo Terziere a resistere, tanto che i senesi lo ridussero a fuoco e fiamme, e sulle ceneri sparsero del sale per non farlo più risorgere.

Genialità nel lavoro, impegno per la difesa della libertà, spirito generoso caratterizzarono questo Terziere, tanto che fu qui che sorse lo Spedale di Sant'Andrea che successivamente si fuse con quello della Misericordia, anch'esso costruito in Borgo.

È a ricordo di quest'opera che Borgo conserva nel suo stemma, con l'argentea torre cimata da fiamma di rosso, la Croce d'Oro di Sant'Andrea in campo azzurro.
Priore Terziere Borgo: Luciano Bartolozzi
Capitano Terziere Borgo: Andrea Cheli
Scudo in Rame con lo stemma di Borgo con accanto elmi e pietre in travertino usate anticamente nelle catapulte.

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